I temi della settimana
ENERGIA, BONOMI: E’ QUESTA L’EMERGENZA, CONCENTRARE TUTTE LE RISORSE SU QUESTO CAPITOLO. A RISCHIO LE IMPRESE E I POSTI DI LAVORO
“Sul caro energia la situazione è piuttosto complicata, sono a rischio migliaia di imprese e questo vuol dire centinaia di migliaia di posti di lavoro e reddito delle famiglie. Nel 2019 l'industria italiana spendeva 8 miliardi per la bolletta energetica, quest'anno ne spenderà 110: questo dà la dimensione dell'emergenza che dobbiamo affrontare. Non abbiamo tempo da perdere, dobbiamo intervenire subito”. Così ha affermato il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi nel corso della trasmissione “Non stop news” su RTL 102.5.
“Il problema del caro energia – ha aggiunto Bonomi – viene associato alla guerra russo-ucraina, ma non è così. Il mio primo intervento in merito risale a settembre 2021, perché già vedevamo una speculazione in essere sul mercato olandese e avevamo chiesto di intervenire. Ci siamo fatti trovare impreparati”. Ora, secondo il Presidente è importante “arrivare velocemente alla formazione di un Governo. Tra i primi provvedimenti che l’Esecutivo dovrebbe adottare ci sono il tetto al prezzo del gas, la sospensione temporanea del mercato Ets, lo sblocco delle autorizzazioni per gli impianti rinnovabili, una quota riservata della produzione nazionale di energia rinnovabile a prezzi calmierati per l’industria e soprattutto che l’Europa dia la possibilità di usare i fondi di coesione che ammontano a circa 40 miliardi. Abbiamo poche risorse, le dobbiamo usare tutte contro il caro bollette. Ci sarà tempo e modo per pensare a flat tax e prepensionamenti. Oggi dobbiamo salvare l'industria italiana, perché senza l'industria non c’è l'Italia”.
Bonomi si è soffermato su questi temi anche durante l’intervista con Lucia Annunziata a Mezz'Ora in Più su Rai 3: “Il previsto rallentamento dell'economia non ci permetterà più di avere tesoretti. A meno che non si vogliano intaccare i conti pubblici. Quello che stava seguendo Draghi era il percorso giusto. Mentre l'Europa è mancata e se l'Europa non fa quello che deve dobbiamo intervenire noi per sostenere famiglie e imprese. Ma se facciamo extra debito è perché l'Europa non fa quello che dovrebbe".
Per il Presidente di Confindustria "la situazione è grave" e il nuovo governo dovrà essere "immediatamente operativo", con figure "autorevoli e competenti. Bonomi ha anche richiamato l’attenzione sui rischi per il prossimo inverno: "abbiamo raggiunto gli obiettivi di stoccaggio del gas raggiungendo oltre il 92%. Ma se non si realizzeranno tutte le condizioni, come i rigassificatori, si entrerà in crisi per l'inverno".
Il gas stoccato ammonta a "10.8 miliardi di metri cubi che serviranno ad affrontare i picchi dell'inverno, generalmente gennaio e febbraio. Mentre il nostro Paese ne consuma ogni anno 75 miliardi di metri cubi". Secondo Bonomi, quindi, è "fondamentale un mix di forniture energetiche". E a proposito delle sanzioni alla Russia ha detto: "Come imprese siamo a fianco delle decisioni del nostro governo. L'importante però è che queste decisioni siano abbinate a un piano di supporto a famiglie e imprese".
CONFINDUSTRIA E MEDEF: APPELLO CONGIUNTO AL CONSIGLIO EUROPEO. ALLARME PER ESCALATION CRISI ENERGETICA, SERVE INTERVENTO UE DECISO E IMMEDIATO
“Le imprese italiane e francesi lanciano l’allarme sull’escalation della crisi energetica e sottolineano l'urgenza di intervenire a livello europeo con effetto immediato per frenare i prezzi e per evitare ulteriori danni all’economia”. Così Confindustria e Medef, Mouvement des Entreprises de France, in una nota congiunta hanno lanciato un appello al Consiglio europeo. “Tra agosto 2021 e agosto 2022 i costi di produzione nell’industria sono aumentati del 28% in Francia, del 40% in Italia e del 33% nell'UE - ha proseguito la nota. Nel prossimo inverno sarà molto alto il rischio di perdere capacità produttiva con la chiusura di migliaia di aziende, competitività e posti di lavoro, oltre a quello di delocalizzazioni da parte di realtà industriali ad alta intensità energetica”. Per questo, Confindustria e Medef “ritengono urgente un rapido e deciso intervento europeo attraverso misure di carattere temporaneo che stabiliscano un tetto al prezzo del gas. Questa misura avrà un impatto diretto sui prezzi per tutti i consumatori finali, incluse le imprese, come dimostrano gli effetti sul mercato elettrico rilevati in Spagna e Portogallo all'inizio di quest'anno. Infatti, questa è l'unica risposta che può dare un effetto reale e immediato sui prezzi dell'energia, oltre a costituire una prova tangibile della solidarietà europea poiché il costo può essere condiviso tra tutti gli Stati membri”. Per le due Associazioni, “anche se alcuni segnali in relazione all'acquisto comune di gas a livello europeo vanno nella giusta direzione, per realizzare un mercato integrato e rafforzare la liquidità e la sicurezza dell'approvvigionamento, dovrebbe essere adottata una soluzione strutturale con la creazione di una nuova piattaforma europea del mercato del gas. Non c’è tempo da perdere, in gioco c'è la sopravvivenza dell’industria europea”.
CYBERSICUREZZA: FIRMATA INTESA CON ACN E GENERALI PER LA PROTEZIONE DIGITALE
“La cyber security è un tema fondamentale per assicurare la piena attuazione del processo di digitalizzazione e per tutelare gli asset produttivi e informativi delle aziende”. Così il Presidente Carlo Bonomi ha commentato la firma del protocollo d’intesa triennale tra Confindustria e Generali, insieme all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), che ha lo scopo di promuovere, valorizzare e diffondere tra le Pmi una maggiore consapevolezza dei rischi cyber e dell'impatto sul loro business. La partecipazione di ACN imprimerà un impulso decisivo alla diffusione tra le imprese della cultura della protezione cibernetica, obiettivo al centro della partnership già avviata tra Generali e Confindustria. “La tecnologia da sola non è sufficiente - ha proseguito Bonomi - e per questo è importante che le imprese siano consapevoli dei vantaggi, ma anche dei rischi inerenti l’utilizzo delle tecnologie digitali. Confindustria è in prima fila per supportare il tessuto industriale nella formazione su questi temi, anche per garantire il proseguimento in sicurezza delle numerose iniziative progettuali avviate nel Paese e legate al processo di digitalizzazione”. Il contesto Covid-19 ha infatti accelerato i processi di trasformazione digitale nelle aziende di piccole e medie dimensioni, avviati per garantire la continuità produttiva e agevolare il lavoro da remoto. Un processo che ha aumentato la domanda di servizi digitali e ha reso conseguentemente necessaria l'implementazione nella protezione dai rischi. Per questo è sempre più importante aumentare il livello di protezione del patrimonio digitale, dei dati e della cultura d’impresa.
INTERNAZIONALIZZAZIONE: MOU TRA CONFINDUSTRIA E CDP PER FAR INCONTRARE IMPRESE ITALIANE ED ESTERE
“Facilitare la crescita e ampliare i margini di cooperazione commerciale ed economica tra le nostre imprese e nuovi partner esteri è il nostro compito principale nella realizzazione delle iniziative di promozione internazionale”. Così la Vice Presidente Barbara Beltrame Giacomello alla firma del Mou tra Confindustria e Cdp per sostenere lo sviluppo delle relazioni commerciali tra imprese italiane ed estere e rafforzare il numero di PMI esportatrici, a partire dall’utilizzo della piattaforma CDP Business Matching per mettere in contatto le aziende italiane con i potenziali partner internazionali. “In un contesto internazionale mutevole e che genera incertezze, perseguire tale obiettivo richiede il pieno sfruttamento di tutti gli strumenti utili che possono supportare la proiezione e la vocazione estera del nostro tessuto imprenditoriale: la piattaforma Business Matching di CDP è sicuramente uno di questi. La Partnership siglata oggi con un partner da sempre strategico come CDP è frutto della volontà di condividere l’impegno a rafforzare la presenza delle imprese sui mercati internazionali con il supporto delle Associazioni territoriali e di settore, il cui contributo è punto fondamentale dell'azione estera di Confindustria”, ha concluso Beltrame. Il Memorandum, della durata complessiva di due anni, prevede fra l’altro la promozione della piattaforma CDP Business Matching presso il network associativo e imprenditoriale di Confindustria, l’organizzazione congiunta di una serie di eventi digitali, nonché il coinvolgimento delle Associazioni di Confindustria nelle iniziative e nelle attività previste già a partire dalle prossime settimane. Alle imprese associate a Confindustria che si registreranno sulla Piattaforma sarà inoltre garantito da CDP un servizio premium di assistenza gratuito.
IMPRESE ESTERE: BELTRAME, INDISPENSABILI PER CRESCITA E SVILUPPO. PRESENTATO IL SECONDO VOLUME DELL’OSSERVATORIO IMPRESE ESTERE CON FOCUS SUI TERRITORI
“Le imprese a capitale estero in Italia sono un partner indispensabile per la crescita e lo sviluppo del Paese. In un contesto complesso come quello attuale, è importante ascoltare attentamente le loro esigenze e poter di conseguenza agire con rapidità e decisione. Proprio per questo è ancor più fondamentale intraprendere iniziative mirate alla loro retention”. Così la Vice Presidente Barbara Beltrame Giacomello all'incontro "Le imprese a capitale estero e il rilancio del territorio", promosso da Confindustria, Confindustria Piemonte e Regione Piemonte per evidenziare le attività e le iniziative avviate per dare attuazione al Protocollo d'intesa per il consolidamento e l'attrazione degli investimenti esteri sottoscritto nel maggio 2021. Durante l’evento è stato presentato il secondo volume dell’Osservatorio Imprese Estere (www.impreseestere.it) per accrescere la conoscenza del ruolo delle imprese a capitale estero, con un focus sui territori. “Il Piemonte è una delle regioni con il tessuto industriale più solido – ha detto Beltrame -, dove la presenza delle multinazionali è ricca e diversificata in settori diversi. La combinazione delle competenze locali con quelle manageriali di alto livello, tipiche delle imprese a capitale estero, produce tangibili effetti positivi, a livello economico e sociale. Tali effetti devono essere considerati la base di una relazione virtuosa ed efficace per il territorio, per la regione e per il Paese stesso”.
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