I temi della settimana
PNRR, BONOMI: COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATO PER STIMOLARE INVESTIMENTI. PUNTARE SUI PROGETTI CHE SERVONO AL PAESE
“Lo spirito del Pnrr era dare un booster all'economia dopo la crisi pandemica. Sono stati fatti una serie di interventi a pioggia e non sono state concentrate le risorse su quei progetti che servono veramente al paese”, ha affermato il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi intervenuto sabato a Live in di Sky tg 24. Adesso “siamo davanti a un bivio e bisogna essere onesti intellettualmente: scegliere quei progetti che sono essenziali per il paese e creano pil potenziale, oppure fare tutto quello che dobbiamo, una marea di interventi, ricordandoci che non sono soldi gratis, è un debito di cui stiamo gravando le future generazioni. Era evidente che ci fosse un problema - ha aggiunto Bonomi - e che fosse necessario intervenire. Temo che se la Commissione Ue, come ha dichiarato, non vuole venire meno alla scadenza naturale del Piano entro il 2026, noi avremo grandi difficoltà”. Bonomi è poi ritornato sul tema del PNRR nel corso della cerimonia di inaugurazione Pavia Capitale della Cultura d'Impresa 2023: “È necessario fare le riforme e stimolare gli investimenti delle imprese, in una collaborazione pubblico-privato. Sul Pnrr, l’Ue si era resa conto di dover dare un boost all'economia dopo il periodo pandemico – ha detto il Presidente. Il piano avrebbe dovuto portare l'Italia a realizzare una serie di riforme, in un'ottica di co-programmazione con i corpi intermedi, volte a realizzare uno Stato moderno e inclusivo. Così non è stato, il 90% dei progetti del Pnrr erano già esistenti. Come tutti gli imprenditori, sono ottimista. Ma questo non significa non essere preoccupati. Guardo i dati, dei quasi 30 mld di investimenti che avremmo dovuto fare nel 2022, non siamo arrivati a 15 nell'anno scorso. Mi auguro ci sia un’accelerazione, ma non c'è quella leva finanziaria che l'investimento pubblico deve avere sul privato. È la grande sfida contenuta nel Pnrr, stimolare gli investimenti privati, specialmente nelle transizioni”.
R&S, DE SANTIS: OBIETTIVO 15MILA DOTTORATI INNOVATIVI AL 2024. AL VIA ROADSHOW CON MUR E CRUI
"Per competere e aumentare le nostre quote di mercato abbiamo necessità di accrescere i contenuti di ricerca e sviluppo dei prodotti, processi e servizi per incrementare la nostra competitività, come imprese e come Paese. Per ottenere questo risultato, le competenze sono fondamentali. Ed è un percorso ineludibile. Dalla prossima settimana, infatti, partirà un road show su un nuovo modello di collaborazione nella ricerca tra pubblico e privato, i dottorati innovativi". Così il Vice Presidente per R&S Francesco De Santis in un’intervista al Sole24Ore in cui ha annunciato l’avvio di un road show sui dottorati innovativi promosso da Confindustria insieme al Ministero dell’Università e della Ricerca e alla Conferenza dei Rettori delle Università italiane. "Lavorare insieme, pubblico e privato, è indispensabile. Avere risorse umane qualificate è fondamentale così come è importante che la ricerca si trasferisca alle imprese per diventare innovazione". L'obiettivo è arrivare a 15mila dottorati innovativi entro il 2024: "per centrare questo traguardo abbiamo deciso con il ministero dell'Università e della Ricerca e con la Crui, la Conferenza dei Rettori, di dare il via al road show sul territorio, per sollecitare soprattutto le piccole e medie imprese. Un lavoro che coinvolgerà le nostre associazioni e anche i cluster territoriali. Bisogna velocizzare e snellire le procedure, e ciò potrà avvenire anche grazie alla piattaforma sviluppata con il Cineca per presentare il progetto di ricerca da parte delle imprese". Le linee guida dei progetti, ha concluso De Santis, "seguiranno le grandi direttrici del Pnrr".
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