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"SET7E GIORNI"

"SET7E GIORNI"

Newsletter di Confindustria del 21 aprile 2023

 

I temi della settimana

 

SALARIO MINIMO, MARIOTTI: SIA LEGATO A CONTRATTAZIONE E RAPPRESENTANZA. STRADA GIA’ TRACCIATA DAL “PATTO DELLA FABBRICA” 

"L'in­tro­du­zio­ne di un sa­la­rio mi­ni­mo le­ga­le non ri­sol­ve­reb­be, di per sé, il pro­ble­ma di ade­gua­re i sa­la­ri più bas­si": ser­vi­reb­be "uno sfor­zo mag­gio­re per il ri­spet­to del­le re­go­le". Così la Dg Fran­ce­sca Ma­riot­ti, in au­di­zio­ne di fron­te alla Com­mis­sio­ne La­vo­ro del­la Ca­me­ra, sul­le pro­po­ste di leg­ge in ma­te­ria di giu­sta re­tri­bu­zio­ne e sa­la­rio mi­ni­mo. "A ben ve­de­re - ha det­to -, il ri­spet­to di un sa­la­rio mi­ni­mo ade­gua­to pre­scin­de dal­la fon­te che ne de­ter­mi­na la mi­su­ra", leg­ge o con­trat­to col­let­ti­vo.

"Il pro­ble­ma vero, al­me­no nel no­stro Pae­se, sem­bra es­se­re piut­to­sto quel­lo de­gli stru­men­ti vol­ti a ga­ran­ti­re l'ef­fet­ti­vo ri­spet­to del li­vel­lo re­tri­bu­ti­vo mi­ni­mo stes­so". Ser­ve un "po­ten­zia­men­to del­l'at­ti­vi­tà ispet­ti­va" e "si pone an­che una que­stio­ne che at­tie­ne alla se­le­zio­ne del­la qua­li­tà del­la con­trat­ta­zio­ne col­let­ti­va". Mariotti ha poi sottolineato che “re­gi­stria­mo con fa­vo­re che, in li­nea di mas­si­ma, tut­te le pro­po­ste di leg­ge in esa­me fi­ni­sco­no per op­ta­re, in qual­che modo, per un de­man­do alla con­trat­ta­zio­ne col­let­ti­va". Tra i nodi da chia­ri­re, non va al­te­ra­to "il li­be­ro ed au­to­no­mo con­fron­to ne­go­zia­le tra le par­ti con­traen­ti", perchè sa­reb­be "un ele­men­to di­stor­si­vo" con­fon­de­re "sa­la­rio mi­ni­mo fis­sa­to per leg­ge e sa­la­rio in­di­vi­dua­to dal­la con­trat­ta­zio­ne col­let­ti­va”. La stes­sa di­ret­ti­va eu­ro­pea non pre­ve­de "al­cun tipo di com­mi­stio­ne tra que­ste due di­stin­te fon­ti di re­go­la­zio­ne del sa­la­rio". E c'è il nodo del­la rap­pre­sen­tan­za: ser­vo­no "cri­te­ri obiet­ti­vi", ed "oc­cor­re por­re un se­rio ar­gi­ne al di­la­gan­te fe­no­me­no dei co­sid­det­ti con­trat­ti pi­ra­ta". La so­lu­zio­ne del­la que­stio­ne “an­dreb­be af­fi­da­ta ad una au­to­re­go­la­men­ta­zio­ne del­le par­ti os­sia ad un gran­de ac­cor­do in­ter­con­fe­de­ra­le" che coin­vol­ga as­so­cia­zio­ni di im­pre­sa e sin­da­ca­ti. Per Ma­riot­ti il pun­to di ri­fe­ri­men­to re­sta il Pat­to per ­la fab­bri­ca, fir­ma­to da Con­fin­du­stria, Cgil, Cisl e Uil nel 2018. Sen­za un ac­cor­do sul gra­do di rap­pre­sen­tan­za, al­lo­ra po­treb­be es­se­re ne­ces­sa­rio l'in­ter­ven­to del le­gi­sla­to­re. 


AUDIZIONE DEF: FARE LE RIFORME. CRUCIALE L'ATTUAZIONE DEL PNRR 

“Per l'am­mo­der­na­men­to e la cre­sci­ta po­ten­zia­le del pae­se sono cer­ta­men­te ne­ces­sa­rie le ri­sor­se finan­zia­rie, ma ben più im­por­tan­ti sono le ri­for­me, spes­so a co­sto zero”. Così, in au­di­zio­ne sul Def pres­so le Com­mis­sio­ni Bi­lan­cio di Ca­me­ra e Se­na­to, il di­ret­to­re del Cen­tro stu­di di Con­fin­du­stria Ales­san­dro Fon­ta­na ha trat­teg­gia­to gli in­ter­ven­ti ne­ces­sa­ri per l'e­co­no­mia sot­to­li­nean­do come con ri­sor­se pub­bli­che li­mi­ta­te è cru­cia­le uti­liz­za­re quel­le del Pnrr, del Re­po­wer Eu e dei Fon­di di coe­sio­ne, “tut­te e nel modo più ef­fi­cien­te”. Se­con­do Fon­ta­na lo sce­na­rio eco­no­mi­co, “oscu­ra­to da di­ver­se nubi”, ri­chie­de­reb­be in­ter­ven­ti de­ci­si su al­me­no tre fron­ti: so­ste­ne­re i red­di­ti del­le fa­mi­glie meno ab­bien­ti, spin­ge­re gli in­ve­sti­men­ti del­le im­pre­se, con­ti­nua­re a pro­teg­ge­re le im­pre­se dei set­to­ri che su­bi­sco­no mag­gio­ri per­di­te di com­pe­ti­ti­vi­tà. Per Con­fin­du­stria bene la de­sti­na­zio­ne dei 3 mi­liar­di di que­st'an­no al ta­glio del cu­neo fi­sca­le per i la­vo­ra­to­ri a bas­so red­di­to, an­che se si trat­ta di un am­mon­ta­re esi­guo da in­te­gra­re con al­tre ri­sor­se, “da re­cu­pe­ra­re con una at­ten­ta re­vi­sio­ne del­la spe­sa”. Bene an­che la de­sti­na­zio­ne dei 4 mi­liar­di sul 2024 al Fon­do per la ri­du­zio­ne del­la pres­sio­ne fi­sca­le. Cru­cia­le l'at­tua­zio­ne del Pnrr: “nel pe­rio­do 2020-2022 gli in­ter­ven­ti fi­nan­zia­ti sono sta­ti solo 17,7 mi­liar­di sui 24,5 pre­vi­sti”. Il go­ver­no pen­sa ad una ri­mo­du­la­zio­ne: “al­cu­ne mo­di­fi­che al pia­no sono ne­ces­sa­rie, ma sen­za mi­nar­ne l'am­bi­zio­ne”, ha det­to Fon­ta­na. Poi sul­la po­li­ti­ca di coe­sio­ne: "dei 126 mi­liar­di ne sono sta­ti spe­si solo 43. La pro­po­sta del go­ver­no di spo­sta­re i pro­get­ti del Pnrr non com­ple­ta­bi­li en­tro il 2026 sui fon­di Sie e Fsc sem­bra con­di­vi­si­bi­le, pur­ché ven­ga pre­ser­va­ta la de­sti­na­zio­ne ter­ri­to­ria­le del­le ri­sor­se del­la coe­sio­ne e sia­no ri­fi­nan­zia­ti i pro­get­ti già pre­vi­sti in que­sto am­bi­to”.

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