I temi della settimana
MANOVRA, BONOMI: MANCA STIMOLO AGLI INVESTIMENTI. ORA RECUPERI CON PNRR PUNTANDO SU INDUSTRIA 5.0
"Spingere gli investimenti per crescere e agganciare le transizioni green e digitale.” Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi insiste su questo aspetto, in vista del varo della manovra e dell'attuazione del Pnrr. “La legge di bilancio l'ho definita ragionevole, si è preso atto delle risorse e si è cercato di evitare provvedimenti elettorali. Quello che manca è lo stimolo agli investimenti. Questa parte non c'è, ci è stato detto che è rinviata alla ridefinizione degli obiettivi del Pnrr. Ci auguriamo che arrivi entro la fine dell'anno perché gli investimenti sono fondamentali anche per agganciare le transizioni”. Il Presidente di Confindustria è tornato ad incalzare il governo. “Dobbiamo crescere. Il crollo degli investimenti è un dato allarmante. Nel prossimo triennio dobbiamo scaricare a terra presto e bene quei finanziamenti, realizzando ciò fa crescere il pil potenziale. Abbiamo realizzato 24,2 miliardi di investimenti su 24,5, un dato positivo, ma abbiamo spostato 18 miliardi al triennio successivo. Questo avrebbe voluto dire già un punto di pil per quest'anno”, ha detto Bonomi. “Abbiamo visto - ha continuato - cosa ha significato Industria 4.0. Questa parte, Industria 5.0, nella manovra non c'è. Sul Pnrr abbiamo chiesto 144 modifiche su 350 obiettivi: tra Pnrr e Repower Eu ci dovrebbe essere la dotazione finanziaria per stimolare gli investimenti, fondamentali per agganciare le transizioni". Il presidente ha osservato che “con questa legge di bilancio viene tolta l'Ace per l'industria che pesa 4,7 miliardi di euro. Se queste risorse fossero state utilizzate per lo stimolo agli investimenti, saremmo stati anche d'accordo. Ma non è così" – ha detto. Proprio alla luce delle tensioni geopolitiche e dell'ultimo conflitto in Medio Oriente secondo Bonomi “occorre fare una riflessione a tutto campo sulle fonti energetiche, su come renderci strategicamente indipendenti rispetto alle situazioni di criticità che abbiamo”. Bonomi ha parlato anche della delega fiscale spiegando che si sarebbe dovuto scegliere un'altra strategia: una Ires di base al 15% per chi mantiene i soldi nell'azienda, patrimonializzandola e investendo, aumentando la tassazione se si prelevano le risorse. “Il percorso del governo è diverso, dando benefici se investi o se assumi – ha fatto notare. Ma non voglio soldi pubblici per fare il mio mestiere, un imprenditore assume se arrivano le commesse e non per i contributi”.
CSC, PREVISONI D’AUTUNNO: LA CRESCITA E’ BASSA, PIL 2024 RIVISTO A 0,5. CALO PREOCCUPANTE DEGLI INVESTIMENTI
“Il centro studi di Confindustria ha rivisto "al ribasso la crescita del Pil dopo il pericoloso giro sulle montagne russe degli ultimi 3 anni". E ha avvertito: "L'economia italiana sta di nuovo scivolando verso i modesti ritmi di crescita che l'avevano contraddistinta nei decenni precedenti". In Italia, crollano gli investimenti, tengono solo consumi e occupazione, pur in frenata. Il Pil "avanza di appena il +0,7% nel 2023" ed è "una variazione giaÌ interamente acquisita a metaÌ anno". Mentre "nel 2024, in media andraÌ peggio, +0,5%" (dal +1,2% stimato a marzo). È una "bassa crescita trainata quasi interamente dai consumi delle famiglie". Il Csc ha ribadito l'allarme per gli "investimenti in preoccupante calo. Viene meno la spinta delle costruzioni e di Industria 4.0". Il Pnrr "è cruciale". Gli investimenti fissi lordi sono visti in brusca frenata, dal +9,7 del 2022 al +0,5% quest'anno, ed in calo del -0,1% nel 2024. A pesare "soprattutto" la "perdurante intonazione restrittiva della politica monetaria, che sta avendo un impatto più profondo dell'atteso e continuerà ad averlo per un periodo più lungo" ma anche il "minor ammontare di investimenti realizzati con il Pnrr rispetto a quanto programmato nel Def di aprile scorso". Il commercio estero è "molto debole", con "una battuta d'arresto" di import ed export nel 2023 (+0,8%) ed una accelerazione graduale nel 2024 (+2,3%). L'andamento dell'occupazione "segue il Pil": le unità equivalenti al lavoro a tempo pieno (Ula) avanzeranno nel biennio 2023-2024 a un ritmo complessivamente allineato, un po' sopra quest'anno (+1,1% rispetto allo 0,7% del Pil) e lievemente sotto l'anno prossimo (+0,2% contro +0,5%). L'allarme è anche per il credito "in forte riduzione", con "una frenata mai così brusca dei prestiti alle imprese" (-6,2% annuo ad agosto 2023 dei prestiti bancari): è un mutamento "raramente osservato nelle serie storiche del credito, dovuto soprattutto al rapido rialzo dei tassi di interesse deciso dalla Bce. La situazione nei prossimi mesi potrebbe presto trasformarsi in carenza di liquidità, se il credito continua a ridursi".
CONFINDUSTRIA, RETE CATTEDRE UNESCO E COMMISSIONE NAZIONALE ITALIANA PER L’UNESCO INSIEME PER LA LONG LIFE LEARNING
In un contesto di rapida evoluzione del mercato del lavoro, la formazione continua assume un ruolo cruciale per lo sviluppo dell’Italia, soprattutto nel settore manifatturiero. Con questa prospettiva, Confindustria, la Rete delle Cattedre Unesco Italiane e la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco hanno promosso un seminario formativo dedicato all'apprendimento permanente che si è svolto presso la sede di Confindustria. L’iniziativa, focalizzata sull'analisi approfondita della formazione continua nel Paese, presenta una Road Map che indica le strategie future e individua le aree in cui colmare le lacune. L'apprendimento lungo tutta la vita si configura come un elemento fondamentale per potenziare la competitività delle istituzioni e delle imprese, promuovendo la crescita individuale dei lavoratori e la costante acquisizione di competenze. Il Seminario è coinciso con il 10mo anniversario dell'Unesco Global Network of Learning Cities, rete che coinvolge 292 città in 76 paesi e oltre 310 milioni di cittadini. L'evento, promosso dall'Istituto Unesco di Amburgo e l'Unesco, invita tutti gli attori del mondo istituzionale e imprenditoriale ad aderire alla campagna #ImALifelongLearner. Questo impegno mira a sostenere il diritto all’educazione in tutte le età e a promuovere un cambiamento di paradigma nei sistemi di apprendimento e istruzione, garantendo a tutti l'accesso alle conoscenze per contribuire a una società più equa, giusta e sostenibile. Giovanni Brugnoli, Vice Presidente per il Capitale Umano, ha affermato che è stato “un onore che Unesco abbia scelto Confindustria come partner per celebrare in Italia un anniversario che mostra il valore dell’apprendimento continuo, valore che le nostre imprese sperimentano ogni giorno, partecipando ai processi formativi di scuole, ITS e Università, o attraverso i fondi interprofessionali. È l’inizio di una collaborazione Unesco-Confindustria che metteremo a disposizione del Paese e delle sue istituzioni”.
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